AIOP LAZIO COMPIE 50 ANNI – A CASTEL SANT’ANGELO PRESENTA IL RAPPORTO 2016
La Sanità in Italia e nel Lazio nella grande crisi finanziaria Piano di rientro 2013-2015
In occasione del cinquantenario della fondazione dell’AIOP LAZIO (Associazione Italiana ospedalità Privata), l’associazione presenta a Roma il Rapporto 2016 dal titolo La sanità in Italia e nel Lazio nella grande crisi finanziaria – Piano di rientro 2013-2015.
La ricerca è un aggiornamento di quella che venne presentata e discussa con il Presidente Zingaretti nel 2013; una fotografia di carattere finanziario di quanto sta accadendo e un’analisi dei rapporti tra la Regione Lazio e la sanità privata.
Qual è il punto di partenza? Seppur da due punti di vista diversi, il Presidente Nicola Zingaretti e la Presidente Aiop Lazio Jessica Veronica Faroni “ereditano” una gestione difficile: la Regione è da ben sette anni sotto piano di rientro e tutto ciò è contornato da un contesto di forte crisi finanziaria che ha interessato il paese.
Per quanto concerne la sanità privata si è assistito ad un’inversione di tendenza. Dal 2008 ad oggi, infatti, questa ha visto un taglio del 30% del budget e dei posti letto.
La Presidente Faroni evidenzia che, a seguito di un impegno congiunto tra il Presidente Zingaretti e l’AIOP Lazio, iniziato sin dal 2014, e supportato oggi dal Ministro Lorenzin, si è giunti all’approvazione, all’interno della legge di stabilità nazionale, della regolamentazione dei ricoveri verso i pazienti residenti fuori regione, aumentando così la qualità delle prestazioni, che naturalmente rilanciano la sanità laziale.
“Si dovrà ancora lavorare, auspicando che la parità di bilancio si raggiunga alla fine del 2016, con un consolidamento e sviluppo della nostra categoria, sia su quello settore ospedaliero, sia sul territoriale, che risulta essere più carente. Sperando, comunque, di non dover essere più vittime di drastici tagli che disincentivano l’investimento e pongono il settore in seria difficoltà, pagandone le spese sia i lavoratori sia i cittadini – aggiunge Faroni – Rimane ancora aperto il discorso delle piccole case di cura, realtà necessaria per la nostra regione. Questo è un tema che stiamo affrontando da tanti mesi e che siamo certi possa essere compreso sia dal Ministero sia dalla Regione, proprio perché queste strutture sono essenziali sui territori sui quali operano, sia per la qualità sia per l’assistenza. Pertanto perché chiuderle? Siamo certi che anche su questo tema riusciremo insieme a trovare una soluzione che riesca a conciliare diversi punti di vista”.
Non ultimo l’importante successo del miglioramento ottenuto rispetto ai tempi di pagamento delle prestazioni erogate per conto della Regione. “Siamo infatti giunti a 60 giorni dalla data di emissione della fattura, cosa che consente alle strutture un cash flow di ben altro tipo rispetto a prima. Connessa a questo rimane solo il contenzioso pregresso, che non ha portato risultati soddisfacenti. L’obiettivo dell’Aiop è quello di giungere sempre più ad una razionalizzazione dei rapporti tra pubblico e privato, sempre nell’ottica del mantenimento dei ruoli e nel contempo per garantire un servizio di qualità al cittadino. Esprimiamo – afferma la Faroni – inoltre, viva soddisfazione per il recepimento, attraverso un provvedimento politico della Giunta regionale, dell’accordo tra AIOP, ARIS e sindacati sulle RSA.
Vogliamo quindi essere autori e protagonisti del difficile procedimento che sta facendo uscire la Regione Lazio da uno spaventoso deficit”.