CON CONTROLLI RETROATTIVI COLLASSO STRUTTURE RIABILITAZIONE

Roma 19 febbraio 2018 – OMNIROMA

“I controlli fatti in questo modo non creano qualità. Il fine è solo quello di recuperare denaro. È una modalità di controllo vessatoria nei confronti dell’attività delle strutture molte di queste costrette a chiudere perché viene tolto il 700% del fatturato. Si è verificato un comportamento scorretto sia della Regione sia dei controllori e tutto questo ha creato un contenzioso enorme”.
Così, in una nota, Jessica Veronica Faroni, presidente Aiop Lazio (Associazione Ospedalità Privata) interviene a sostegno della protesta dei medici riabilitatori contro la verifica retroattiva delle cartelle cliniche dal 2010 “dalla quale risulterebbe che il 90 per cento delle prestazioni di riabilitazione effettuate presso ospedali e cliniche accreditate nel Lazio è incongrua e inappropriata”.
“Aiop – aggiunge – ha cercato, per un anno e mezzo, di affrontare il problema con la Regione facendo tavoli tecnici che non sono serviti. Purtroppo ci si è resi conto ancora una volta che la quadratura del bilancio viene fatta a spese dei pazienti e dei professionisti del settore. Noi, come Aiop, a suo tempo avevamo evidenziato il problema insieme ad Aris; per fortuna ora lo hanno fatto anche i medici e ciò dimostra l’importanza del problema che sta vivendo questo settore della sanità.
Così non si può più andare avanti né come imprenditori né come medici. Il controllo necessario che dovrebbe essere fatto per la qualità e la tutela del paziente in questo modo non ha la funzione giusta. E’ importante che venga sottolineata la protesta dei riabilitatori per il bene dei pazienti, dei medici e delle strutture. Nessuno deve sentirsi intimorito ma deve avere voce, denunciando ciò che non funziona e che dà una ulteriore spallata ad una realtà assai fragile come quella sanitaria.
Comunque – conclude la presidente Aiop Lazio – abbiamo coinvolto il presidente Zingaretti su questo tema e attendiamo una risposta”. (OMNIROMA)